23.05.2023, 09:15-Il castrismo in America Latina dalla fine della guerra fredda ad oggi

23.05.2023, 09:15-Il castrismo in America Latina dalla fine della guerra fredda ad oggi
23.05.2023, 09:15-Il castrismo in America Latina dalla fine della guerra fredda ad oggi

Data inizio: 23/05/2023

Data fine: 23/05/2023

Ora: 10:30-12:30

Luogo: Campus UniSa, Edificio D3, Sala Conferenze, 3° piano

CFU: 1

In questo intervento sarà presentato e discusso un metodo di analisi elaborato per l’osservazione di fenomeni di variazione fonetica che occorrono naturalmente nel parlato. Durante la comunicazione parlata gli enunciati sono prodotti in un flusso continuo in cui i confini fra parole sono spesso sfumati e nell'economia di produzione la realizzazione fonica può variare presentando diversi gradi di specificazione. In particolare, i segmenti fonici tendono a essere poco specificati nel segnale vocale e possono subire variazioni che vanno da un sottile indebolimento, alla centralizzazione delle vocali o alla lenizione delle consonanti, fino alla cancellazione di segmenti o addirittura di più sillabe (Ernestus, Warner, 2011). Questo tipo di ipospecificazione acustica, nota anche come "riduzione", è stata descritta come una caratteristica comune nelle lingue parlate (Cangemi, Niebuhr, 2018) che può derivare non solo dall'accuratezza della produzione dei parlanti in specifiche situazioni comunicative (Ernestus et al, 2015), ma anche da fattori linguistici, come le caratteristiche prosodiche, ad esempio l’accento lessicale (Savy, Cutugno, 1998), la categoria lessicale, la funzione discorsiva (Ernestus, Warner, 2011). Tuttavia, la maggior parte degli studi che si occupano di questo tema si basano sull’analisi di parole prese singolarmente piuttosto che nella loro naturale concatenazione nel parlato continuo (Cangemi, Niebuhr, 2018).
Tra i primi tentativi di considerare la variazione fonetica considerando la catena fonica piuttosto che in riferimento a singole parole c'è il lavoro su diversi tipi di parlato italiano di Savy e Cutugno (1998) il quale permette di osservare fenomeni di variazione che sono legati a caratteristiche linguistiche strutturali indipendentemente dalla variazione diafasica e diatopica, come ad esempio la centralizzazione dei suoni vocalici nelle sillabe atone. Il nostro lavoro si inserisce nella linea di ricerca volta ad individuare sistematicità nel grado di specificazione fonica di enunciati rispetto a specifiche strutture linguistiche. Diversi studi mostrano che le sillabe possono essere considerate come unità rilevanti della produzione e della percezione del parlato (Cangemi, Niebuhr, 2018, Greenberg, 1999), inoltre si tratta di unità che nel parlato continuo possono superare i confini di parola, per questo motivo indaghiamo la variazione fonetica nella produzione di enunciati confrontando la sequenza di sillabe osservata con quella “non ridotta” attesa. In entrambi i casi la sillabazione è condotta sulla catena del discorso seguendo i principi della scala di sonorità e della massimizzazione dell'onset indipendentemente dai confini delle parole (Nespor, 1993), come ad esempio in [u.no.re.kkjo], [las.kuo.la], [a.ppun.to]. Il livello di produzione attesa non viene considerato come forma di maggior valore o auspicabile per il parlante ma come semplice punto di riferimento per l’osservazione di sistematicità dei fenomeni di variazione fonetica. Il metodo introdotto consente di osservare regolarità nell’occorrenza e nel tipo di fenomeni di ipospecificazione del segnale riconducibili a specifiche strutture linguistiche come l’accento e la struttura sillabica (Schettino et al., 2023).

Cangemi, F. & Niebuhr, O. 2018. Rethinking reduction and canonical forms. In Cangemi, F, Clayards, M., Niebuhr, O., Schuppler, B. & Zellers, M. (Eds.), Rethinking reduction, Berlin: De Gruyter Mouton, 277-302.
Greenberg, S. 1999. Speaking in shorthand – a syllable-centric perspective for understanding pronunciation variation. Speech Communication 29(2-4), 159-176.
Ernestus, M. & Warner, N. 2011. An introduction to reduced pronunciation variants. Journal of Phonetics 39, 253-260.
Ernestus, M., Hanique, I. & Verboom, E. 2015. The effect of speech situation on the occurrence of reduced word pronunciation variants. Journal of Phonetics 48, 60-75.
Nespor, M. 1993. Fonologia. Bologna: Il Mulino.
Savy, R. & Cutugno, F. 1998. Hypospeech, vowel reduction, centralization: how do they interact in diaphasic variations. Proceedings of the XVIth International Congress of Linguists (Paris, France).
Schettino, L., Vitale, V. N., & Cutugno, F. (2023). Syllabic reduction in Italian connected speech: towards the integration of linguistic and computational approaches. Proceedings of the 20th International Congress of Phonetic Sciences (ICPhS 2023) (pp. 2015-2019).

 

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