«Le donne ti disiano, pulzell'e maritate» (PSs 16.1, v. 2), ovvero: si può leggere e interpretare senza filologia?

«Le donne ti disiano, pulzell'e maritate» (PSs 16.1, v. 2), ovvero: si può leggere e interpretare senza filologia?

Relatore / relatrice

Responsabile scientifico

Sabrina GALANO

Studi letterari