Gina RUSSO

CV

Laureata con lode in Lingue e Letterature Straniere nel luglio 2013 presso l’Università degli Studi di Salerno con una tesi in Letteratura Francese intitolata Baudelaire traduttore di Poe: l’arte della traduzione e il singolare legame tra i due autori. Ha conseguito la laurea specialistica in Lingue e Culture Moderne – Curriculum “Linguistica e Didattica delle Lingue” con lode e menzione speciale presso la stessa università nel febbraio 2017 con una tesi in Teoria della Grammatica intitolata Due parole tra dieci minuti: diacronia dei numeri vaghi. Tra il 2014 e il 2015 ha svolto attività di tirocinio presso i laboratori linguistici D.O.C e P.A.R.O.L.E. del Dipartimento di Studi Umanistici. Presso il laboratorio P.A.R.O.L.E. è stata parte del gruppo di ricerca sull’espressione della vaghezza intenzionale. È sempre stata parte attiva del contesto accademico. Infatti ha svolto, tra il 2015 e il 2016, anche lavori part-time di assistenza agli studenti presso gli uffici di dipartimento. Dal settembre 2016 al settembre 2017 ha svolto il Servizio Civile Nazionale presso l’associazione “Musicateneo Onlus” insieme con la radio di ateneo “Unisound Web Radio”. Dal novembre 2017 è dottoranda in Studi Letterari, Linguistici e Storici - Curriculum Studi Linguistici presso l’Università di Salerno con un progetto di ricerca dal titolo (provvisorio) Grammaticalization Paths in Manner Constructions in Italian (Percorsi di Grammaticalizzazione nelle Costruzioni di Maniera in Italiano). È stata parte del comitato organizzativo del XX Convegno Internazionale GISCEL, ha tenuto un corso di approfondimento delle conoscenze della grammatica italiana per studenti iscritti al primo anno del corso di laurea in Lettere e ha gestito la riorganizzazione della biblioteca di dipartimento. Nel 2018 ha svolto un periodo di ricerca presso l’Università di Tübingen, in collaborazione con Romanisches Seminar. Si appresta a completare il suo lavoro di ricerca sotto la supervisione delle tutor: Prof.ssa Miriam Voghera (Università di Salerno) e Prof.ssa Sarah Dessì Schmid (Eberhard-Karls-Universität Tübingen).

 

Tutor

Miriam Voghera
Università di Salerno

 

Co-tutor

 

Sarah Dessì Schmid
Eberhard-Karls, Universität Tübingen

 

Progetto di ricerca

Percorsi di Grammaticalizzazione nelle Costruzioni di Maniera in Italiano

Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di dimostrare l’esistenza del percorso semantico Quantità > Qualità > Maniera sulla base dell’analisi corpus-based di occorrenze di usi fortemente pragmatici di quantificatori indefiniti e paucali come niente, il SP da niente, qualcosina, poco/po’, certo e proposizioni introdotte dalla preposizione da. Occorrenze come: (1) Fra poco sarà necessario che qualcuno si metta giù a rendere “leggibili” le nostre proposte se andiamo avanti così sarà un lavoretto da niente! (Corpus ItWac); (2) Macché. Io non ho mai fatto vita politica, a parte qualcosina da studente a Verona (Corpus DiaCORIS); (3) non ricordo se era proprio sulla traccia o nel mixerino sulla sinistra…comunque spippolando un pochino si trova facile (Corpus ItTenTen) sono accomunate dal fatto che i quantificatori sottolineati sono utilizzati con un senso di attenuazione, non più di quantificazione. Nello specifico, questo lavoro di ricerca si propone di mostrare che il senso pragmatico di attenuazione arriva a estendersi alla Maniera di svolgimento dell’evento, nel valore dell’Impegno richiesto (Carelessness/Carefulness) e nell’Atteggiamento Psicologico e Corporeo dell’agente. Partendo da una raccolta di 6000 occorrenze generiche in cui sono presenti i quantificatori indefiniti sopra elencati, sono state estratte 319 occorrenze in cui essi sono usati con senso di Maniera. La prima parte del lavoro riepiloga la letteratura sulla componente semantica di Maniera, secondo approcci diversamente orientati al cognitivismo (es. Johnson 1987, Talmy 2000, Goddard&Wierzbicka 2002, Moline&Stosic 2016). La seconda parte approfondisce la correlazione tra Maniera e Aspettualità dell’evento, integrando la visione unidimensionale di Schimd (2019). Nella terza e nella quarta parte, applicando i principi della Invited Inferencing Theory of Semantic Change (IITSC - Traugott&Dasher 2002) si verifica e si motiva il percorso di mutamento semantico dei quantificatori indefiniti concludendo che alcuni di essi arrivano ad essere grammaticalizzati all’interno di costruzioni. La ricerca offre uno spaccato sincronico dell’estensione semantica dei quantificatori indefiniti con senso di Maniera e potrà essere integrata da futuri approfondimenti in diacronia.