Giuseppe PISEGNA

CV

Nel 2023 ha conseguito la Laurea Magistrale in Studi letterari e culturali (LM-14, Filologia Moderna) presso l’Università degli Studi dell’Aquila con votazione 110/110 con lode, presentando una tesi in Linguistica dal titolo “Da niente a niente niente: studio di un caso di grammaticalizzazione” (relatrice: prof.ssa Anna M. Thornton; correlatrice: prof.ssa Luisa Corona).

Nel 2021 ha conseguito la Laurea Triennale in Lettere (L-10) presso l’Università degli Studi dell’Aquila con votazione 110/110 con lode, presentando una tesi in Linguistica dal titolo “Un contributo sull’uso della preposizione da nella codifica del moto a luogo” (relatrice: prof.ssa Luisa Corona).

Nel 2024 ha partecipato alla V edizione della Scuola Internazionale di Dialettologia (organizzata dal Centro Internazionale di Dialettologia A.L.Ba.) e ha svolto un’attività di ricerca trimestrale presso l’Università degli Studi dell’Aquila nell’ambito del progetto “La codifica del genere attraverso dettagli fonetici gradienti”.

Nel 2025 ha partecipato come relatore ai seguenti convegni:

1) XXXI Congresso Internazionale di Linguistica e di Filologia Romanza (in collaborazione con le prof.sse Luisa Corona e Valentina Maniglia) con un intervento dal titolo Una stra-na storia. Il prefisso it. stra-: nuove ipotesi di origine e usi contemporanei”;

2) Giornata di studi Il culto di Sant’Antonio Abate nel Centro-Sud Italia: suoni, gesti, riti con un intervento dal titolo “Il canto di Sant’Antonio Abate a Collelongo (AQ): un’analisi linguistica e contenutistica”.

Nel 2025 ha pubblicato i seguenti articoli scientifici:

1) “Niente niente dalle sue origini al Novecento. Un caso di grammaticalizzazione (e pragmaticalizzazione)”, Lingua e Stile, LX (1), pp. 89-116;

2) “Niente niente non negativo nell’italiano contemporaneo”, Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata, LIV (1), pp. 127-147.

È attualmente membro della Société de Linguistique Romane.

Tutor

Maria Voghera e Andrea Sansò
Università di Salerno

Progetto di ricerca

Somiglianza e prevedibilità dei processi di grammaticalizzazione di appena appena, niente niente, poco poco e locuzioni simili

Questo progetto vuole indagare la somiglianza e la prevedibilità dei processi di grammaticalizzazione di alcune locuzioni avverbiali italiane del tipo niente niente che condividono specifici tratti strutturali e semantici: 1) l’origine a partire da una reduplicazione espressiva/intensiva (cfr. De Santis 2011; Thornton 2023): ad es., poco → poco poco ‘davvero poco’; 2) l’originario valore debolmente positivo o limitativo con funzione di mitigazione (cfr. Caffi 2011) in contesti ipotetici: ad es., in se niente niente s’avvicina ‘se giusto un po’ s’avvicina’, niente niente mitiga il contenuto proposizionale dell’intera protasi.

Le locuzioni che sembrano aver intrapreso processi di grammaticalizzazione analoghi a quello individuato per niente niente, illustrato in Pisegna (2023; 2025a; 2025b), sono appena appena, nulla nulla, poco poco, punto punto, solo solo e tanto tanto limitativo. Numerose evidenze ricavate da un’indagine preliminare (condotta su dati estratti da una serie di corpora) corroborano quest’ipotesi. Si tratterebbe, infatti, di percorsi diacronici mediante i quali, in contesti ipotetici, le locuzioni avverbiali in questione sono transcategorizzate come congiunzioni e sviluppano un nuovo valore semantico di tipo ipotetico/eventuale (‘per caso’), che comporta un rafforzamento dell’eventualità espressa nella protasi. Alcuni di questi costrutti (ad es., niente niente e poco poco), per giunta, presentano funzioni discorsive simili plausibilmente ascrivibili ad analoghi processi di pragmaticalizzazione/cooptazione (cfr., per una definizione, Frank-Job 2006; Heine 2013).

Saranno, inoltre, esaminate: 1) le locuzioni che paiono aver seguito processi analoghi a quelli descritti ma con una scarsa frequenza nei corpora (ad es., almeno almeno, giusto giusto, quasi quasi); 2) eventuali altre locuzioni esibenti le proprietà identificate.

Il lavoro offrirebbe un contributo significativo alla teoria della grammaticalizzazione (su cui cfr., almeno, Heine & Kuteva 2002; Hopper & Traugott 2003), nonché allo studio della reduplicazione espressiva e dei segnali discorsivi nella lingua italiana.