Lucia LAPENNA

CV

Nel 2022 ha conseguito la Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno con votazione 110/110 e lode presentando una tesi in letteratura francese dal titolo “Le philosophe et la femme auteur: Rousseau maître de Madame Cottin”. Nel 2021 ha svolto un tirocinio come traduttrice presso l’azienda ForCopim di Potenza, occupandosi di monitoraggio di bandi europei e della traduzione di documenti tecnici dall’inglese all’italiano e viceversa. Nello stesso anno ha partecipato a due progetti organizzati da Words Without Borders e dalla Fondazione culturale Alfonso Gatto in collaborazione con l'Università degli Studi di Salerno, lavorando alla traduzione dall’inglese all’italiano di testi in prosa pubblicati nella raccolta intitolata “Traduzioni sotto il 41° parallelo” e di poesie edite nell’antologia “Khamsin -Vento di pace”. Attualmente è iscritta al corso di Dottorato di ricerca in Studi Letterari, Linguistici e Storici presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno.

 

Tutor

Vincenzo de Santis
Università di Salerno

 

Co-tutor

      Co-tutela internazionale
Roxane Martin
Université de Lorraine, Nancy (France)

Progetto di ricerca

Tra potere e spettacolo: Napoli e il teatro francese in età napoleonica

La corrispondenza tra Ferdinando Galiani e Louise Florence Pétronille d'Épinay racconta della presenza di spettacoli francesi in lingua originale sulla scena teatrale napoletana nel tardo Settecento. Sarà soprattutto durante il decennio francese che il teatro proveniente da Parigi avrà grande spazio nella vita culturale della città partenopea. Il presente progetto di ricerca intende ampliare gli studi sul teatro francese a Napoli nel primo Ottocento, che sono finora pochi, analizzando gli aspetti culturali ed artistici della vita teatrale napoletana ed i suoi risvolti politici e sociali in relazione a quanto accadeva contemporaneamente a Parigi e agli effetti che questo aveva nelle province dell’Impero. Per Napoleone il teatro non era solamente spettacolo ed intrattenimento, ma rappresentava un vero e proprio mezzo di comunicazione e propaganda politica, nonché uno strumento privilegiato per esprimere la supremazia e l’autorevolezza di cui godeva la Francia di quegli anni. Un’attenzione particolare sarà quindi rivolta alle leggi e ai decreti che l’Imperatore promulgava per assoggettare la vita teatrale al suo governo. Fondamentale per la ricerca sarà l’analisi delle fonti scritte (cronache e recensioni pubblicate sui periodici dell’epoca, scambi epistolari e documenti d’archivio) conservate nelle biblioteche e negli archivi del capoluogo campano. L’indagine prenderà in esame tutti gli aspetti della drammaturgia e quindi la costruzione di uno spettacolo e la sua messa in scena, una riflessione sulla ricchezza dei generi teatrali, gli aspetti linguistici, la relazione col teatro italiano, l’analisi del pubblico e delle presenze attoriali, al fine di ricostruire il ruolo del teatro in un’epoca di grandi mutamenti politici e sociali in tutta Europa ma soprattutto in una città dinamica e viva come Napoli, che è per definizione, una città- teatro.