03.03.2022,15:00-Il cappello dell’imperatore. Storia, memoria e mito di Napoleone Bonaparte attraverso due secoli di culto dei suoi oggetti. Seminario di discussione a partire dal libro di Arianna Arisi Rota

03.03.2022,15:00-Il cappello dell’imperatore. Storia, memoria e mito di Napoleone Bonaparte attraverso due secoli di culto dei suoi oggetti. Seminario di discussione a partire dal libro di Arianna Arisi Rota
03.03.2022,15:00-Il cappello dell’imperatore. Storia, memoria e mito di Napoleone Bonaparte attraverso due secoli di culto dei suoi oggetti. Seminario di discussione a partire dal libro di Arianna Arisi Rota

Data inizio: 03/03/2022

Data fine: 03/03/2022

Ora: 15:00-17:00

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Abstract Il collezionismo napoleonico cominciò all’alba del 19 giugno 1815 sul campo di battaglia di Waterloo e da allora non si è più fermato, contagiando per due secoli le personalità più disparate, da Lord Byron fino a Stanley Kubrick, che per il suo film mancato, quello appunto su Napoleone, realizzò una monumentale ricerca. Del resto, basta scorrere i cataloghi delle case d’aste e delle mostre per cogliere la persistenza del flusso emotivo, oltre che del valore economico, veicolato dai reperti del political drama più avvincente del XIX secolo. Ma gli oggetti ossessionarono lo stesso Napoleone, il quale nel testamento elencò gli effetti personali che desiderava fossero consegnati soprattutto al figlio: oltre a oggetti prevedibili come armi, uniformi e libri, orologi e argenteria varia, anche una collezione di tabacchiere, e poi il lavabo della camera da letto, un bidè d’argento dorato, i letti e i materassi usati a Sant’Elena, sino alla biancheria intima. Nel 1821 fu il suo corpo a diventare oggetto di culto: maschere funebri e presunti calchi di dita circolarono in una capillare operazione di commercializzazione e giunsero fino nelle Americhe, proiettando oltre oceano il mito innescato dalla nostalgia borghese e dal rimpianto dei veterani. Tra memoria, feticismo e necrofilia, il volume racconta il fenomeno di merchandising destinato al pubblico globale assetato di tracce materiali legate alla persona e al privato di Napoleone. Fiume carsico carico di simbologia, la cultura materiale napoleonica incentrata sui resti, sulle reliquie e sui cimeli fornisce consistenza tattile e visiva al mito, capace così di rinnovarsi in una «geografia del desiderio» globale e senza tempo. Nel bicentenario della morte dell’imperatore dei francesi, questo libro, arricchito da un curioso apparato iconografico – in cui il lettore potrà scoprire alcuni «feticci» dell’epopea –, porta l’onda lunga dell’epica napoleonica sino ai nostri giorni, dimostrando quanto essa ancora ci appartenga.
Relatori
  • Arianna Arisi Rota Università di Pavia
  • Alessio Petrizzo Università di Padova
  Responsabili
  • Alessandro Capone Università di Salerno
  • Carmine Pinto Università di Salerno