Antigermanesimo e antifilologia in Italia negli anni della Prima Guerra Mondiale
Data inizio: 20/03/2024
Data fine: 20/03/2024
Ora: 10.00
Durata totale: 3
Luogo: Sala conferenze D3
CFU: 1
Rapporti articolati e complessi, mai lineari o privi di contraddizioni, talvolta di ammirazione e di attrazione, talaltra di rigetto e di sospetto hanno accompagnato – attraverso secoli e movimenti politici, sociali, culturali e filosofici, dall’Umanesimo ai nostri giorni – la storia delle relazioni tra il mondo “italiano” e il mondo “tedesco”. Complice lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la collocazione su schieramenti opposti degli eserciti di Italia e Germania, l’antigermanesimo italiano, più attivo soprattutto dall’età bismarckiana, sfocerà in un sentimento di autentica germanofobia, che finirà per coinvolgere anche il valore e il significato di ‘filologia’, intesa come moderna scienza tedesca, conforme dunque allo spirito tedesco, ma estranea a quello italiano. La reazione antifilologica non ebbe per oggetto soltanto specifici procedimenti e contenuti del metodo filologico, ma investì la legittimità stessa della filologia, fino a propugnare un fanatico rifiuto tout court della tradizione filologica tedesca. La relazione mirerà non tanto a ricostruire un dibattito, già ben indagato e che su fronti opposti vide impegnati i maggiori rappresentanti della cultura italiana dell’epoca (tra gli altri: Giuseppe Fraccaroli, Girolamo Vitelli, Gaetano De Sanctis, Giorgio Pasquali, Benedetto Croce), ma a tentare di recuperare le emozioni dei protagonisti di quelle vicende e di inserirle all’interno della ricerca e della ricostruzione storica
Relatore / relatrice
Studi letterari
Responsabile scientifico
Studi letterari