Incontri informali di linguistica

Incontri informali di linguistica
Incontri informali di linguistica

Data inizio: 25/01/2024

Data fine: 25/01/2024

Ora: 11.00

Durata totale: 2h

Luogo: Aula 13, secondo piano, edificio D3, Campus UniSa

CFU: 1

In questo intervento sarà presentato e discusso un metodo di analisi elaborato per l’osservazione di fenomeni di
variazione fonetica che occorrono naturalmente nel parlato.
Durante la comunicazione parlata gli enunciati sono prodotti in un flusso continuo in cui i confini fra parole
sono spesso sfumati e nell'economia di produzione la realizzazione fonica può variare presentando diversi gradi
di specificazione. In particolare, i segmenti fonici tendono a essere poco specificati nel segnale vocale e possono
subire variazioni che vanno da un sottile indebolimento, alla centralizzazione delle vocali o alla lenizione delle
consonanti, fino alla cancellazione di segmenti o addirittura di più sillabe (Ernestus, Warner, 2011). Questo tipo
di ipospecificazione acustica, nota anche come "riduzione", è stata descritta come una caratteristica comune nelle
lingue parlate (Cangemi, Niebuhr, 2018) che può derivare non solo dall'accuratezza della produzione dei parlanti
in specifiche situazioni comunicative (Ernestus et al, 2015), ma anche da fattori linguistici, come le caratteristiche
prosodiche, ad esempio l’accento lessicale (Savy, Cutugno, 1998), la categoria lessicale, la funzione discorsiva
(Ernestus, Warner, 2011). Tuttavia, la maggior parte degli studi che si occupano di questo tema si basano
sull’analisi di parole prese singolarmente piuttosto che nella loro naturale concatenazione nel parlato continuo
(Cangemi, Niebuhr, 2018). Tra i primi tentativi di considerare la variazione fonetica considerando la catena fonica
piuttosto che in riferimento a singole parole c'è il lavoro su diversi tipi di parlato italiano di Savy e Cutugno
(1998) il quale permette di osservare fenomeni di variazione che sono legati a caratteristiche linguistiche
strutturali indipendentemente dalla variazione diafasica e diatopica, come ad esempio la centralizzazione dei
suoni vocalici nelle sillabe atone. Il nostro lavoro si inserisce nella linea di ricerca volta ad individuare
sistematicità nel grado di specificazione fonica di enunciati rispetto a specifiche strutture linguistiche.
Diversi studi mostrano che le sillabe possono essere considerate come unità rilevanti della produzione e della
percezione del parlato (Cangemi, Niebuhr, 2018, Greenberg, 1999), inoltre si tratta di unità che nel parlato
continuo possono superare i confini di parola, per questo motivo indaghiamo la variazione fonetica nella
produzione di enunciati confrontando la sequenza di sillabe osservata con quella “non ridotta” attesa. In
entrambi i casi la sillabazione è condotta sulla catena del discorso seguendo i principi della scala di sonorità e
della massimizzazione dell'onset indipendentemente dai confini delle parole (Nespor, 1993), come ad esempio in
[u.no.re.kkjo], [las.kuo.la], [a.ppun.to]. Il livello di produzione attesa non viene considerato come forma di
maggior valore o auspicabile per il parlante ma come semplice punto di riferimento per l’osservazione di
sistematicità dei fenomeni di variazione fonetica. Il metodo introdotto consente di osservare regolarità
nell’occorrenza e nel tipo di fenomeni di ipospecificazione del segnale riconducibili a specifiche strutture
linguistiche come l’accento e la struttura sillabica (Schettino et al., 2023).

Cangemi, F. & Niebuhr, O. 2018. Rethinking reduction and canonical forms. In Cangemi, F, Clayards, M.,
Niebuhr, O., Schuppler, B. & Zellers, M. (Eds.), Rethinking reduction, Berlin: De Gruyter Mouton, 277-302.
Greenberg, S. 1999. Speaking in shorthand – a syllable-centric perspective for understanding pronunciation
variation. Speech Communication 29(2-4), 159-176.
Ernestus, M. & Warner, N. 2011. An introduction to reduced pronunciation variants. Journal of Phonetics 39,
253-260.
Ernestus, M., Hanique, I. & Verboom, E. 2015. The effect of speech situation on the occurrence of reduced
word pronunciation variants. Journal of Phonetics 48, 60-75.
Nespor, M. 1993. Fonologia. Bologna: Il Mulino.
Savy, R. & Cutugno, F. 1998. Hypospeech, vowel reduction, centralization: how do they interact in diaphasic
variations. Proceedings of the XVIth International Congress of Linguists (Paris, France).
Schettino, L., Vitale, V. N., & Cutugno, F. (2023). Syllabic reduction in Italian connected speech: towards the
integration of linguistic and computational approaches. Proceedings of the 20th International Congress of
Phonetic Sciences (ICPhS 2023) (pp. 2015-2019).