09/12/19-D’Annunzio e la dimensione della bellezza

Data: 09-12-2019

15:00
Biblioteca di Studi Letterari e Linguistici

Intervento
Gianni Oliva
Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara

Responsabile
Domenica Falardo

Nella variegata attività di Gabriele D’Annunzio un pensiero costante è rivolto al concetto di bellezza, intorno alla quale si gioca il suo destino di esteta. Ma di un estetismo che non ha nulla di astratto e di superficiale, che invece deve interessare direttamente le istituzioni. Si pensi alla difesa del patrimonio culturale italiano e alla battaglia condotta per l’inserimento della storia dell’arte nei programmi scolastici. Quella a cui D’Annunzio si rivolge e che combatte (e di qui il suo messaggio di straordinaria attualità) è una società abbrutita dall’“utile”, incentrata sui sistemi bancari e finanziari, a danno della crescita dell’uomo che dovrebbe essere al centro del processo evolutivo arricchendolo e civilizzandolo. La dimensione della bellezza, dunque, finisce per essere la poetica centrale di D’Annunzio, uno strumento non di evasione e di disimpegno, che ha il compito di penetrare nelle fibre più intime del sociale. “La fortuna d’Italia – scriveva – è inseparabile dalle sorti della bellezza, cui ella è madre”.