25.02.2022,10:30-Storia e storie italiane nella letteratura testimoniale
In presenza:
Biblioteca DIPSUM, III piano, Edificio D3
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ID riunione: 826 0486 8443
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Abstract
Sappiamo tutti che un genere letterario non nasce improvvisamente, dal nulla o per volontà di un “addetto”, ma è il risultato di un lento processo di accumulazione e interazione tra testi con qualche attinenza formale e/o contenutistica e/o programmatica che non trovano immediata catalogazione – tra gli addetti, tra gli editori, tra il pubblico lettore – sono cioè “senza famiglia”, e che solo a posteriori e per una serie di coincidenze vengono assimilati, confrontati, analizzati e “riconosciuti” come appartenenti a una stessa tipologia.
È quanto è avvenuto in America Latina sul finire degli anni ’60 quando gli organizzatori del “Premio Literario Casa de las Américas” – a Cuba – non poterono premiare alcune opere meritevoli perché non rientravano in nessuno dei generi canonici della letteratura occidentale – scritti cioè in una lingua europea in Europa e territori dall’Europa colonizzati – ma avevano caratteri ibridi, tra la narrativa creativa, la saggistica, la scrittura autobiografica, il registro giornalistico: così nel 1970 nacque il “Premio Literatura Testimonial”, per dare un “padre” a tanta letteratura “senza famiglia” che stava emergendo sconvolgendo canoni e categorie e le stesse sezioni già esistenti del Premio. Da allora si sono moltiplicati premi e riconoscimenti, festival e collane “dedicate”, antologie e studi critici. Ed è forse ciò che sta succedendo ora in Italia e stiamo tentando di sistematizzare, recuperando nomi e testi che da noi sono stati amati e studiati singolarmente ma all’estero da decenni sono indicati come archetipi della letteratura testimoniale nelle sue svariatissime varianti: Primo Levi, Leonardo Sciascia, Roberto Saviano, per citare solo una triade così diversificata nella modalità di scrittura eppure unificata nello stesso principio di far conoscere, comunicare, riflettere, su eventi, situazioni, calamità altrimenti dimenticati o cancellati dalla Storia e dalla memoria collettiva.
Relatori
Prof.ssa Rosa Maria Grillo
Università di Salerno
Prof. Michele Bevilacqua
Università di Salerno
Prof. Stefano Grazzini
Università di Salerno
Prof.ssa Antonella Russo
Università di Salerno
Prof. Carlo Santoli
Università di Salerno
Responsabile
Prof. Carlo Santoli
Università di Salerno