4.11.2022, 10:30-La negazione in francese antico (e il caso del galloromanzo)
Ciclo di seminari “Linguistica sincronica e diacronica”
Modalità mista
In presenza: Sala Conferenze, edificio D3, terzo piano.
Su piattaforma Microsoft Teams – Link: https://teams.microsoft.com/l/channel/19%3a5abac259f6504107ad603a568426872b%40thread.tacv2/Generale?groupId=7ffce09f-3827-4982-94db-aa001ec81461&tenantId=c30767db-3dda-4dd4-8°4d-097d22cb99d3
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Abstract
È frequente, nel francese orale contemporaneo, la costruzione sintattica in cui la negazione, contrariamente allo standard (ne + pas), si forma grazie all’uso della sola parola grammaticale pas (< passum). Anche nel doppiaggio di film stranieri, ad esempio, è consuetudine ricorrere alla negazione senza l’uso del ne per caratterizzare il registro familiare:
“Je sais pas si nous avons chacun un destin… ou si nous… si nous nous laissons porter par le hasard comme sur une brise.”
Forrest Gump (R. Zemeckis, 1994)
Il latino NON, infatti, ha prodotto in francese due avverbi diversi: non negazione “forte” e predicativa, e ne negazione detta “debole” e non predicativa, la quale si lega sintatticamente ad altri elementi. È qui che entra in campo, in francese come in altre lingue romanze, la negazione rinforzata mediante il ricorso a costruzioni che prevedono l’uso di elementi avverbiali, pronominali e nominali, risultanti da un processo di grammaticalizzazione.
Analizzeremo ciascuna di queste due forme di negazione, per spingerci fino all’uso del ne < nec e il ne detto espletivo, ovvero senza valore negativo.
Relatore
Valeria Russo
Università di Lille
Responsabile
Claudio Iacobini
Università di Salerno