Maria Fiorella SUOZZO

CV

Nel 2017 si laurea in Lingue e letterature moderne europee all'Università Federico II di Napoli con una tesi in Letteratura inglese dal titolo "Il matrimonio del cielo e dell'inferno: adattamenti e intertestualità tra la letteratura inglese dell'Ottocento e le serie TV Hannibal e Penny Dreadful". Nel 2020 consegue la laurea magistrale in Letterature e culture comparate presso l'Università degli studi di Napoli l'Orientale con una tesi di laurea in Glottologia dal titolo "Armeno e germanico: rapporti linguistici e isoglosse lessicali nell'ambito degli studi di indoeuropeistica e armenistica” e nello stesso anno partecipa alla Summer School "Tradurre la narrativa" organizzata dall'Università di Trento. Nel primo semestre del 2021 insegna inglese nella scuola secondaria di primo grado. Ha curato la sinossi della serie TV Downton Abbey per il testo Downton Abbey: il fascino sfacciato dell'aristocrazia, a cura di L. Esposito e A. Ruggiero, Milano, Mimesis, 2021. Attualmente è dottoranda in Studi letterari, linguisti e storici presso l'Università degli studi di Salerno e svolge il ruolo di assistente di lingua italiana all'estero a Friburgo, in Germania.

 

 

Tutor

Flora de Giovanni
Università di Salerno

Co-tutor

Alessandra Ruggiero
Università di Teramo

Progetto di ricerca

Paestum e i siti archeologici della Campania nella letteratura odeporica dei viaggiatori stranieri tra Settecento e Novecento. 
Consapevolezza e valorizzazione dei territori e prospettive odierne di conservazione del patrimonio culturale Il progetto, finanziato da borsa PON, si propone lo studio della letteratura odeporica prodotta dai viaggiatori stranieri (in particolar modo inglesi e tedeschi) che hanno visitato e descritto la Campania durante il Gran Tour, nel periodo compreso tra il Settecento e l’inizio del Novecento. L’analisi terrà inoltre conto degli studi fin qui condotti sull’idea del Sud Italia nell’immaginario dei letterati e dei viaggiatori stranieri, per la quale sarà utile ricorrere al concetto di “esotico”. L’esotico ha infatti rappresentato, e talvolta rappresenta tutt’ora, una categoria estetica molto proficua non solo nella letteratura ma anche, dal punto di vista delle pratiche testuali e discorsive, una categoria cognitiva per definire – non necessariamente sotto una luce negativa, ma sovente a partire da una posizione privilegiata e gerarchizzante – luoghi, popoli e culture. Il lavoro sarà portato avanti seguendo un doppio percorso: da un lato la catalogazione e l’analisi letteraria delle testimonianze di viaggio, con particolare attenzione ai siti archeologici e ai beni paesaggistici della Campania; dall’altro, anche grazie alla collaborazione con il Parco archeologico di Paestum e Velia, si intende utilizzare il materiale raccolto realizzando diversi strumenti digitali: - una banca dati che permetta di antologizzare e commentare i passi più rilevanti e attrattivi del corpus analizzato; - la creazione di percorsi digitali di conoscenza e scoperta che l’ente coinvolto possa integrare nel proprio sito per qualificarlo ulteriormente; - la selezione di passi rilevanti atti ad essere mostrati all’interno dei siti stessi per orientare, tramite pannelli digitali, visitatori e visitatrici in un percorso innovativo di appropriazione storica, culturale e artistica.