Abstract
La presentazione discute le differenze tra la prima lingua (comunicazione intraculturale) e la comunicazione interculturale da una prospettiva socio-cognitiva che tratta questa relazione come un continuum piuttosto che come una dicotomia. L’ipotetica estremità sinistra del continuum è la comunicazione L1 e l’estremità destra è la comunicazione interculturale. Nessuno dei due esiste in forma pura. La domanda è a quale fine una data situazione comunicativa sia più vicina e da quali caratteristiche sia dominata. Ad esempio, come è diversa l’interazione quando gli italiani parlano inglese con parlanti inglesi L1 o parlanti tedesco-inglese, francese-inglese o cinese-inglese. Il movimento nel continuum e le differenze tra i due fenomeni sono influenzati da diversi fattori che verranno discussi e illustrati nella presentazione.
Mentre ci si sposta verso l’estremità giusta (comunicazione interculturale), l’interazione diventa meno dipendente da standard, norme, strutture, terreno comune di base e linguaggio stereotipato della lingua target (inglese) ed è caratterizzata più da un terreno comune emergente, generato ad hoc piuttosto che da espressioni stereotipate , tentativi di creazione di norme e creatività individuale nella risoluzione dei problemi di comunicazione.
Relatore
Istvan Kecskes State University of New York, Albany
Istvan Kecskes è Professore insigne della State University di New York, USA. Insegna corsi di perfezionamento in pragmatica, acquisizione di una seconda lingua e bilinguismo presso SUNY, Albany. Il professor […]
Siria Guzzo è Professore associato di Lingua Inglese e Delegato del Dipartimento per i tirocini e gli stage presso il DipSUm (Dipartimento di Studi Umanistici), Università di Salerno. È membro […]